6 Il Made in Italy delle calzature in cifre

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Il Made in Italy delle calzature in cifre Dati di sintesi sul settore calzaturiero italiano

Venezia, 28 novembre 2015

QUADRO DI SINTESI L'INDUSTRIA CALZATURIERA ITALIANA: consuntivo Anno 2014 e Trend 2015 Anno

Anno

Anno

2011

2012

2013

Var.% '15/'14

(periodo 2015 di rif.)

Milioni di Euro

7.209,58

7.122,20

7.471,96

7.531,19

+0,8%

-1,2%

primo semestre

Milioni di paia

207,6

198,5

202,1

197,0

-2,5%

-3,2%

primo semestre

EXPORT

Milioni di Euro

7.453,99

7.637,70

8.073,02

8.389,11

+3,9%

5.278,70

+2,9%

primi 7 mesi

(comprensivo delle riesportazioni)

Milioni di paia

228,9

214,2

219,8

215,0

-2,2%

131,0

-4,7%

primi 7 mesi

IMPORT

Milioni di Euro

4.067,40

3.831,12

3.834,38

4.144,01

+8,1%

2.738,03

+12,0%

primi 7 mesi

(comprensivo delle reimportazioni)

Milioni di paia

357,6

301,2

303,5

329,7

+8,6%

214,6

+1,8%

primi 7 mesi

SALDO COMMERCIALE

Milioni di Euro

3.386,59

3.806,58

4.238,64

4.245,09

+0,2%

2.540,66

-5,4%

primi 7 mesi

% Export su produzione

% in valore

82,7

83,2

84,6

85,0

+0,4%

(al netto delle riesportazioni)

% in quantità

83,8

84,0

85,2

85,3

+0,0%

CONSUMI INTERNI

Milioni di Euro

4.246,85

4.092,40

3.918,23

3.715,79

-5,2%

-3,3%

primi 8 mesi

Milioni di paia

216,7

209,1

199,3

195,7

-1,8%

-1,1%

primi 8 mesi

5.606

5.356

5.186

5.031

-3,0%

4.970

-1,2%

settembre

80.925

79.254

78.093

76.610

-1,9%

77.538

+1,2%

settembre

PRODUZIONE

N° AZIENDE (calzaturifici) N° ADDETTI diretti

Anno Var. % 2014 '14/'13

TREND 2015

Cassa Integrazione Guadagni Area Pelle - Ordinaria

Milioni di ore

3,9

6,0

7,2

4,6

-36,0%

2,9

-11,7%

primi 9 mesi

- Straordinaria*

Milioni di ore

15,4

14,1

13,3

12,4

-6,4%

5,2

-37,0%

primi 9 mesi

- Totale

Milioni di ore

19,3

20,1

20,5

17,0

-16,9%

8,1

-29,8%

primi 9 mesi

* in senso stretto e in deroga

Fonte: Stime Assocalzaturifici; elaborazioni Assocalzaturifici su dati ISTAT, INPS, SITA RICERCA

Il settore calzaturiero nel 2015 Le ombre che avevano connotato negativamente gran parte delle variabili congiunturali nel corso del 2014 si sono allungate sul 2015, ritardando per il calzaturiero la ripartenza da tempo attesa; quella fragile ripresa che, sospinta dal crollo del prezzo del petrolio e dalla svalutazione del cambio dell’euro, ha invece cominciato a manifestarsi in altri settori dell’economia nazionale. La produzione calzaturiera (-3,2% in volume e -1,2% in valore nel primo semestre), i consumi interni, i volumi esportati e il saldo commerciale sono caratterizzati da segni negativi. I dati relativi all’andamento nei mesi estivi hanno confermato la debolezza della domanda, sia sul fronte interno che estero: a luglio l’export ha evidenziato, oltre ad un calo in quantità (-4,2%) – già peraltro rilevato per quasi tutti i mesi precedenti – anche una lieve flessione in valore (-1,9%): nel 2015 era accaduto solo a gennaio. Il trend sfavorevole parrebbe confermato anche nelle prime indicazioni di Istat relative ad agosto. I consumi delle famiglie italiane, pur se stabili ad agosto in volume (+0,2%), hanno perso nel bimestre luglio–agosto l’1,2% in quantità e il 3,7% in spesa sull’analogo periodo dello scorso anno. L’unico dato pienamente positivo viene dal versante occupazionale, dove – per la prima volta dal 2011 – è cessata la contrazione nel numero di addetti nei calzaturifici (+928 unità a fine settembre rispetto a dicembre 2014), pur a fronte di un ulteriore arretramento (attenuatosi decisamente nel secondo e terzo trimestre) nel numero di imprese. Numerosi, nello scenario macroeconomico, sono gli ostacoli che rendono difficoltoso il ritorno a evoluzioni della domanda finalmente premianti: alla cronica stagnazione dei consumi in ambito comunitario si sono aggiunte le conseguenze della crisi economico-politica in Russia e nei mercati dell’area CSI (tuttora ben lungi dall’essere superate), oltre al marcato rallentamento dell’economia giapponese. In Italia poi, un contesto meno penalizzante per l’occupazione e i redditi potrebbe favorire i consumi, ma vedrà le famiglie privilegiare anzitutto la ricostituzione dei risparmi. ▪

EXPORT: +2,9% valore, -4,7% quantità, +7,9% prezzo medio nei primi 7 mesi 2015. Sono stati esportati 131 milioni di paia, 6,4 milioni in meno rispetto all’analogo periodo 2014, per un valore di 5,3 miliardi di euro. Tali dati comprendono, come sempre, sia la vendita all’estero di produzione realizzata in Italia che le operazioni di pura commercializzazione. In crescita del 7,9% il prezzo medio (salito a 40,29 euro al paio); un upgrading ulteriore che testimonia come – con l’eccezione della CSI, dove la crisi ha colpito duramente tutte le fasce, a cominciare da quelle più elevate che da sempre connotano le vendite di calzature made in Italy in

quest’area – a risentire maggiormente delle difficoltà di penetrazione sui mercati siano state soprattutto le fasce di prodotto economico e medio. I flussi verso l’Unione Europea, rimasti pressoché stabili in valore (-0,4%), cedono il 4,9% in quantità. Andamento contrastante nei due storici mercati di riferimento: incrementi in Germania (+1,8% valore e +4,9% volume); brusco rallentamento in Francia, dopo un quinquennio di costante crescita (-3,7% in valore e -11,2% in quantità), mercato tradizionalmente presidiato in termini industriali dai nostri terzisti per i grandi gruppi del lusso, che risentono a loro volta delle criticità della domanda in Russia e Estremo Oriente. Segni positivi per la Spagna. Sette scarpe italiane su dieci vendute oltre confine sono dirette ad un membro dell’Unione. L’export verso i mercati extra-UE, pur in calo globalmente del 4% in volume, mostra una crescita del 6,7% in valore, con prezzi medi in aumento di oltre 11 punti percentuali. La situazione più critica si è rivelata – come nel 2014 – quella relativa ai mercati dell’ex-Unione sovietica, dove le vendite si sono ridotte nel complesso di circa 1/3, sia in quantità che in valore, rispetto ai livelli già insoddisfacenti dell’anno precedente. In Russia il decremento è stato del 34,2% in volume, in Ucraina del 50%, in Kazakistan del 13%. Indicazioni destinate purtroppo a rimanere avverse ancora a lungo, se è vero che solo il 6% delle aziende intervistate da Assocalzaturifici ravvisavano, a fine giugno, un miglioramento della domanda sul mercato russo rispetto a dicembre 2014, mentre per il 65% dei rispondenti la situazione sarebbe in sei mesi addirittura peggiorata. Note positive vengono invece dalla Svizzera, tradizionale “piattaforma logistica” (verso cui l’export è cresciuto nei primi 7 mesi 2015 del 17% in valore e del 6,3% in quantità), dal Medio Oriente (stabile in volume ma con un +12% in valore), dal Far East (con l’eccezione del Giappone, ancora in affanno, che segna -6,8% in valore e -13% in volume) e dagli Stati Uniti. In Estremo Oriente, se la Cina (+0,1% in quantità, ma con +21% in valore) mostra segni di rallentamento dopo i ritmi di crescita serrati degli ultimi anni (tra il 2010 e il 2014 i flussi dall’Italia sono aumentati in volume del 120% e più che triplicati in valore, al netto dell’inflazione), Hong Kong e Sud Corea evidenziano performance decisamente premianti. Il primo registra aumenti del 20,8% in valore e del 4,6% in volume a confronto con gennaio-luglio 2014; la seconda incrementi nell’ordine del 45%. Rispetto al consuntivo 2014, l’aggregato Cina+Hong Kong ha guadagnato un posto nella graduatoria in valore dei principali clienti, salendo al quinto. Quello cinese, per bacino di clienti potenziali e per i saggi di crescita a doppia cifra degli anni recenti, viene considerato, anche per il settore calzature, il mercato emergente più promettente. Difficile quantificare ora se, e in che misura, le evoluzioni finanziarie della scorsa estate (con la

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svalutazione dello yuan e i repentini crolli del listino di Shanghai) – inseritesi peraltro in un contesto già mutato, per il mercato del lusso, in seguito alle norme governative anticorruzione – abbiano invertito le dinamiche espansive dell’export italiano. Per quanto concerne infine gli USA: incremento del 16,2% in valore (sono diventati il nostro secondo mercato di sbocco, pur rimanendo terzi nella graduatoria in quantità), con un +2% in volume. Va sottolineato in conclusione come, aldilà della stagnazione comunitaria e del crollo nei mercati di Est Europa e CSI, tutte le altre macro-aree mostrino, nei primi 7 mesi, aumenti (spesso non trascurabili) in valore. Questi risultati, in un contesto così complesso, ribadiscono l’eccellenza, la vitalità e la competitività delle calzature Made in Italy. Passando all’analisi dal punto di vista merceologico, il 60% circa delle scarpe vendute all’estero presenta tomaio in pelle, comparto che ha evidenziato nei primi 7 mesi dell’anno una leggera crescita in valore (+1,2%) ed un calo del 4,9% in quantità. Arretramenti in volume per quasi tutte le tipologie, con un -1,7% per le scarpe da passeggio (in aumento però in valore, +4,2%), un -16,2% per i sandali e un -7,2% per scarponcini/stivali. Flessione anche per le calzature di sicurezza in pelle con puntale di metallo (-2,2% in quantità). Unica eccezione le sportive (+9,4%). A livello di segmento, le scarpe in pelle per uomo sono rimaste sui livelli dello scorso anno; le calzature destinate alla clientela femminile sono scese dell’8,3% in quantità (con un +0,6% in valore); frena il bambino (-8,6% volume e -12,6% valore). ▪

IMPORT: +12,0% valore, +1,8% quantità, +10,0% prezzo medio nei primi 7 mesi 2015. La Cina, primo fornitore, ha fatto segnare un +0,7% in volume, con prezzi medi che, benché in aumento del 20,8%, restano al di sotto dei 7 euro/paio. Crescono i flussi dal Vietnam e le triangolazioni dal Belgio; in calo l’import dalla Romania (-3,3% in quantità). Quanto alle tipologie, segni positivi per le calzature in sintetico (+4% volume) e con tomaio in tessuto/materiali diversi (+12,6%); -5,4% per le scarpe in pelle.



SALDO COMMERCIALE: La crescita complessiva in valore piuttosto contenuta sui mercati internazionali – dovuta in particolar modo ai risultati non esaltanti nella UE, oltre che al crollo in Russia – ha portato a una riduzione, anche per il concomitante incremento a due cifre in valore delle importazioni, del saldo commerciale (-5,4%), che pur resta largamente in attivo nei primi 7 mesi 2015 per oltre 2,5 miliardi di euro.



CONSUMI DELLE FAMIGLIE ITALIANE: Primi 8 mesi 2015 ancora sottotono per gli acquisti di calzature in Italia. I dati relativi ai consumi delle

famiglie elaborati per Assocalzaturifici dal Fashion Consumer Panel di Sita Ricerca indicano flessioni dell’1,1% in quantità e del 3,3% in spesa su gennaio-agosto 2014, con prezzi medi in ribasso del 2,3%. L’uomo appare il segmento più penalizzato (-3,8% in volume), ma cali prossimi al 3% sono stati registrati anche per le calzature destinate alla clientela femminile; -1,6% la pantofoleria. Deboli recuperi si rilevano invece per le sportive/sneakers (+1,6%) e per le scarpe per bambini (+1,9% in volume, unico segmento ad evidenziare una tenuta in termini di spesa, +0,7%). Sconti/svendite/saldi mantengono un peso superiore al 50% sulle vendite complessive. ▪

OCCUPAZIONE e NATI-MORTALITA’ AZIENDALE: Relativamente al numero di occupati ha trovato conferma, nel terzo trimestre, il trend emerso nei due precedenti: rispetto a dicembre 2014 il dato di fine settembre mostra un aumento pari a 928 unità (+1,2%), favorito dall’entrata in vigore delle misure del Jobs Act. E’ proseguito, invece, il processo di selezione tra le imprese: il saldo negativo nei primi 9 mesi è di 61 aziende (-1,2%). Con riferimento a fine settembre si contano così 4.970 calzaturifici, tra industria e artigianato, con 77.538 addetti diretti. Il numero medio di addetti per azienda risulta di 15,6 unità (+2,5%). Dai dati diffusi da Infocamere-Movimprese relativi all’aggregato “Calzaturifici + Produttori di componentistica per calzature”, di cui è disponibile il dettaglio territoriale, emerge come tutte le regioni a vocazione calzaturiera abbiano registrato una flessione nel numero di aziende (in Toscana e nelle Marche il maggior numero di chiusure). Mentre, relativamente alla forza lavoro impiegata, in molte regioni si è evidenziato un recupero, con l’eccezione però delle Marche (-1,5% rispetto al consuntivo 2014) e dell’Emilia Romagna (-0,5%). Frena considerevolmente nei primi 9 mesi (-30%) il numero di ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate nell’Area Pelle (=calzaturifici + componentistica + pelletterie + concerie). In calo tutte le componenti: -12% le ore di CIG ordinaria; -46% la CIG straordinaria in senso stretto; -23% quella in deroga. Rispetto ai primi 9 mesi 2008 (cioè all’inizio della grave crisi economica mondiale), in cui furono autorizzate per l’Area Pelle 5,8 milioni di ore, i livelli attuali risultano però ancora superiori del 41,4%. Tutte le principali regioni mostrano una marcata contrazione rispetto allo scorso anno, con l’eccezione delle Marche, che con 2,9 milioni (+2,4%) sono la regione con il maggior numero di ore autorizzate. Indubbio che, su questo dato, (come su quello dell’occupazione) pesi la forte propensione verso i mercati della CSI (in Russia e Ucraina le aziende marchigiane realizzavano, sino al 2013, il 20% del loro fatturato estero).

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ITALIA: Interscambio commerciale calzature Gennaio-Luglio 2015 Fonte: Elaborazioni Assocalzaturifici su dati ISTAT

Interscambio commerciale CALZATURE andamento nei primi 7 mesi 2015 rispetto ai primi 7 mesi 2014

ITALIA – EXPORT

ANALISI PER MATERIALE DI TOMAIO Gennaio – Luglio 2015

VARIAZIONE % ‘15/‘14 Valore Quantità P.M.

Materiale di tomaio

Valore (Milioni Euro)

Quantità (000 paia)

P.M. Euro

PELLE/CUOIO SINTETICO PANTOFOLE

4.262,72 387,35 38,48

79.104 27.657 4.769

53,89 14,01 8,07

+1,2 -1,5 +17,0

-4,9 -7,6 -0,3

+6,4 +6,6 +17,3

23,04 567,10 5.278,70

2.297 17.201 131.028

10,03 32,97 40,29

-10,7 +21,6 +2,9

-18,1 +2,6 -4,7

+9,0 +18,5 +7,9

GOMMA TESS./MAT.DIV. TOTALE EXPORT

Andamento anno 2015 per mese Variazioni % EXPORT valore (su analogo mese 2014) 25 20 15 +9,3

+8,4 10

+6,5

+4,0

5 +0,7 0 -1,9 -5

Gennaio

-1,9 Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

Giugno

Luglio

5

Interscambio commerciale CALZATURE andamento nei primi 7 mesi 2015 rispetto ai primi 7 mesi 2014

ITALIA – EXPORT ANALISI PER PAESE

PRINCIPALI PAESI DI DESTINAZIONE Gennaio – Luglio 2015 Quantità (000 paia)

P.M. Euro

802,46 617,15 592,87 543,77 336,50 217,55 203,07 186,46 165,90 153,49 143,11 125,86 98,02 86,87 84,17 62,00 49,65 49,45 42,63 41,30

23.849 8.982 21.808 7.907 8.508 1.554 2.853 4.792 6.351 4.483 1.063 1.910 3.012 947 1.163 1.313 1.949 1.013 2.087 2.427

33,65 68,71 27,19 68,77 39,55 139,97 71,17 38,91 26,12 34,24 134,66 65,89 32,54 91,73 72,37 47,23 25,48 48,82 20,43 17,01

-3,7 +16,2 +1,8 +17,0 +5,6 +20,8 -35,6 -3,1 +6,3 -3,1 +21,1 -6,8 -4,2 +45,0 +11,2 +4,1 -5,7 +4,7 -6,0 -6,9

-11,2 +2,0 +4,9 +6,3 -1,2 +4,6 -34,2 -6,3 +3,4 -6,1 +0,1 -13,0 -1,4 +47,3 -10,4 -12,6 -12,7 +0,0 -11,5 -5,5

+8,5 +13,9 -3,0 +10,1 +6,9 +15,5 -2,1 +3,4 +2,8 +3,2 +21,0 +7,1 -2,9 -1,6 +24,1 +19,2 +8,0 +4,7 +6,2 -1,6

Ucraina

21,64

274

79,09

-45,6

-49,8

+8,3

Kazakistan

17,87

285

62,80

-21,1

-13,1

-9,2

5.278,70

131.028

40,29

+2,9

-4,7

+7,9

Ranking valore

1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) … 30) … 33)

VARIAZIONE % ‘15/’14 Valore Quantità P.M.

Valore (Milioni Euro)

Francia USA Germania Svizzera Regno Unito Hong Kong Russia Belgio Spagna Paesi Bassi Cina Giappone Austria Corea del Sud Emirati Arabi Canada Polonia Turchia Rep. Ceca Grecia

TOTALE EXPORT

6

Interscambio commerciale CALZATURE andamento nei primi 7 mesi 2015 rispetto ai primi 7 mesi 2014

ITALIA – EXPORT

ANALISI PER AREE GEOGRAFICHE Gennaio – Luglio 2015

Unione Europea (UE28) Altri Paesi Europei Paesi Est Europa e CSI Africa Settentrionale Altri Paesi d’Africa America Settentrionale America Centrale e del Sud Medio Oriente Altri Paesi d’Asia Oceania Diverse TOTALE EXPORT (di cui mercati “area CSI”:

Nota: - Unione Europea a 28

- Altri Paesi europei - Paesi Est Europa e CSI - Africa Settentrionale - Diverse

VARIAZIONE % ‘15/‘14

Valore (Milioni Euro)

Quantità (000 paia)

P.M. Euro

Valore

Quantità

P.M.

2.725,89 616,19 283,70 16,16 33,36 679,16 46,80 176,17 656,45 42,46 2,36

91.315 9.509 5.112 837 1.751 10.295 1.324 3.646 6.272 946 21

29,85 64,80 55,49 19,32 19,05 65,97 35,35 48,32 104,67 44,86 113,42

-0,4 +15,5 -32,7 +0,6 +4,0 +15,0 +9,6 +11,9 +17,2 +12,7 +46,6

-4,9 +5,8 -27,6 -17,1 -4,6 -0,1 -9,1 +0,2 +0,2 +19,1 +54,3

+4,8 +9,2 -7,1 +21,5 +9,0 +15,1 +20,6 +11,7 +17,0 -5,4 -5,0

5.278,70

131.028

40,29

+2,9

-4,7

+7,9

263,26

3.768

69,87

-34,1

-32,2

-2,7)

= Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Germania, Regno Unito, Irlanda, Danimarca, Grecia, Portogallo, Spagna, Austria, Finlandia, Svezia, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Rep.Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Croazia; = Ceuta, Melilla, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Isole Faer Oer, Andorra, Gibilterra, Turchia; = Albania, Bosnia-Erzegovina, Ex R.Jug. Macedonia, Serbia, Montenegro, Kosovo e mercati dell’area CSI (Ucraina, Bielorussia, Moldavia, Russia, Georgia, Armenia, Azerbaigian, Kazakistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan); = Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Sudan; = Paesi e territori indeterminati o non specificati; punti e depositi franchi; provviste di bordo.

30,3 %

7 calzature su 10 vendute all’estero sono dirette verso uno dei membri UE

69,7 % 7

Interscambio commerciale CALZATURE andamento nei primi 7 mesi 2015 rispetto ai primi 7 mesi 2014

ITALIA – IMPORT

ANALISI PER MATERIALE DI TOMAIO Gennaio – Luglio 2015

VARIAZIONE % ‘15/‘14 Valore Quantità P.M.

Materiale di tomaio

Valore (Milioni Euro)

Quantità (000 paia)

P.M. Euro

PELLE/CUOIO SINTETICO PANTOFOLE

1.449,43 573,80 39,71

68.858 68.723 17.886

21,05 8,35 2,22

+1,4 +28,9 -1,2

-5,4 +4,0 -2,4

+7,2 +23,9 +1,2

14,38 660,71 2.738,03

1.883 57.257 214.607

7,63 11,54 12,76

-17,2 +29,2 +12,0

-29,9 +12,6 +1,8

+18,0 +14,8 +10,0

GOMMA TESS./MAT.DIV. TOTALE IMPORT

Andamento anno 2015 per mese Variazioni % IMPORT valore (su analogo mese 2014) 25

+22,8

20 +15,2

+15,1 15 10

+10,6

+8,8 +7,9

5

+1,7

0 -5

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

Giugno

Luglio

8

Interscambio commerciale CALZATURE andamento nei primi 7 mesi 2015 rispetto ai primi 7 mesi 2014

ITALIA – IMPORT ANALISI PER PAESE

PRINCIPALI PAESI DI ORIGINE Gennaio – Luglio 2015 Ranking valore

1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) ...

Cina Romania Belgio Vietnam Francia Paesi Bassi Spagna Bosnia Erz. Albania Indonesia India Tunisia Germania Bulgaria Regno Unito Rep. Ceca Svizzera Cambogia Serbia Ex.Rep.Jug. Macedonia

TOTALE IMPORT

VARIAZIONE % ‘15/‘14 Valore Quantità P.M.

Valore (Milioni Euro)

Quantità (000 paia)

P.M. Euro

603,90 260,04 216,65 212,06 186,44 181,60 124,44 96,79 89,73 88,44 75,15 74,63 70,60 44,03 39,77 39,35 39,06 33,94 32,29 22,00

89.830 16.175 9.469 14.181 8.495 6.622 8.167 7.067 8.060 5.423 5.210 5.102 4.036 3.647 1.006 1.791 307 2.309 1.702 1.198

6,72 16,08 22,88 14,95 21,95 27,42 15,24 13,70 11,13 16,31 14,42 14,63 17,49 12,08 39,53 21,98 127,22 14,70 18,97 18,36

+21,7 -5,8 +14,6 +38,4 +36,7 +6,2 +3,4 -8,9 -14,3 +27,8 -2,8 +3,6 +10,9 +5,7 +2,8 +47,5 +20,3 +39,2 +5,9 -8,4

+0,7 -3,3 +7,3 +17,1 +24,3 -2,2 -3,8 -4,3 -10,7 +22,6 -5,9 +0,8 +6,1 -10,3 -18,8 +48,3 -10,0 +28,1 -4,6 -5,8

+20,8 -2,6 +6,8 +18,2 +10,0 +8,5 +7,5 -4,9 -4,0 +4,2 +3,3 +2,8 +4,5 +17,8 +26,7 -0,5 +33,7 +8,7 +11,0 -2,7

2.738,03

214.607

12,76

+12,0

+1,8

+10,0

9

Interscambio commerciale CALZATURE andamento nei primi 7 mesi 2015 rispetto ai primi 7 mesi 2014

ITALIA – IMPORT

ANALISI PER AREE GEOGRAFICHE Gennaio – Luglio 2015 Unione Europea (UE28) Altri Paesi Europei Paesi Est Europa e CSI Africa Settentrionale Altri Paesi d’Africa America Settentrionale America Centrale e del Sud Medio Oriente Altri Paesi d’Asia Oceania Diverse TOTALE IMPORT Nota: - Unione Europea a 28 - Altri Paesi europei - Paesi Est Europa e CSI - Africa Settentrionale - Diverse

VARIAZIONE % ‘15/‘14 Valore Quantità P.M.

Valore (Milioni Euro)

Quantità (000 paia)

P.M. Euro

1.260,34 49,93 260,21 81,64 0,42 5,81 10,85 3,65 1.064,56 0,63 0,00

66.627 1.372 19.379 5.479 23 68 1.079 18 120.533 30 0

18,92 36,40 13,43 14,90 18,07 84,91 10,06 203,48 8,83 21,20 47,67

+8,6 +23,4 -8,6 -1,5 -21,2 +70,9 +5,3 +76,4 +24,0 +167,8 -21,5

+1,9 +15,3 -7,5 -2,6 -39,7 +8,0 -8,3 +1,0 +3,7 +431,1 +216,7

+6,6 +7,0 -1,2 +1,1 +30,7 +58,2 +14,8 +74,7 +19,6 -49,6 -75,2

2.738,03

214.607

12,76

+12,0

+1,8

+10,0

= Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Germania, Regno Unito, Irlanda, Danimarca, Grecia, Portogallo, Spagna, Austria, Finlandia, Svezia, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Rep.Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Croazia; = Ceuta, Melilla, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Isole Faer Oer, Andorra, Gibilterra, Turchia; = Albania, Bosnia-Erzegovina, Ex R.Jug. Macedonia, Serbia, Montenegro, Kosovo e mercati dell’area CSI (Ucraina, Bielorussia, Moldavia, Russia, Georgia, Armenia, Azerbaigian, Kazakistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan); = Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Sudan; = Paesi e territori indeterminati o non specificati; punti e depositi franchi; provviste di bordo.

43,8 % 56,2 % Oltre la metà dei volumi importati proviene dal Far East

10

Interscambio commerciale CALZATURE

SALDO COMMERCIALE SETTORE CALZATURIERO PRIMI 7 MESI 2014 VALORE (Milioni Euro)

EXPORT IMPORT SALDO COMMERCIALE

PAIA (Milioni)

5.129,69 2.443,67

137,4 210,7

2.686,02

-73,3

PRIMI 7 MESI 2015 P.M. Euro

VALORE (Milioni Euro)

37,33 11,60

PAIA (Milioni)

5.278,70 2.738,03

131,0 214,6

2.540,66

-83,6

Variaz. % ‘15/‘14 VAL QTA

P.M. Euro

40,29 12,76

+2,9 +12,0

-4,7 +1,8

-5,4

-14,0

Andamento Export e Import nei primi 7 mesi degli anni 2005-2015 EXPORT gennaio/luglio

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Valore

Quantità

(Milioni di Euro)

(Milioni di PAIA)

3.684,53 3.757,96 4.159,29 4.386,88 3.658,82 3.891,57 4.482,95 4.677,77 4.909,19 5.129,69 5.278,70

162,0 155,2 159,5 148,2 124,5 136,6 146,9 134,8 137,2 137,4 131,0

EXPORT: Raffronto con la situazione pre-crisi di sette anni addietro (primi 7 mesi 2015 su analogo periodo 2008): +20,3% in valore; -11,6% in quantità; +36,1% nel prezzo medio.

Prezzo medio (Euro)

22,74 24,22 26,08 29,59 29,38 28,49 30,52 34,70 35,79 37,33 40,29

IMPORT gennaio/luglio

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Valore

Quantità

(Milioni di Euro)

(Milioni di PAIA)

1.695,14 1.902,86 1.976,55 1.961,50 2.023,76 2.109,48 2.385,16 2.332,98 2.312,66 2.443,67 2.738,03

208,2 236,7 261,6 238,8 205,4 224,2 223,4 197,3 196,0 210,7 214,6

Prezzo medio (Euro)

8,14 8,04 7,56 8,21 9,85 9,41 10,68 11,83 11,80 11,60 12,76

IMPORT: Raffronto con la situazione pre-crisi di sette anni addietro (primi 7 mesi 2015 su analogo periodo 2008): +39,6% in valore; -10,1% in quantità; +55,3% nel prezzo medio.

Fonte: Elaborazioni Assocalzaturifici su dati ISTAT Nota: nell’analisi dell’interscambio commerciale sono stati utilizzati i dati ISTAT provvisori, sia per il 2015 che per gli anni precedenti, per permettere un raffronto omogeneo.

11

Consumi delle famiglie italiane Andamento nei primi 8 mesi 2015 Gennaio – Agosto 2015

VARIAZIONE % ‘15/‘14

Spesa* (Milioni Euro)

Quantità (000 paia)

P.M. Euro*

Spesa

Quantità

P.M.

725,82

11.239

64,58

-4,5

-3,8

-0,7

1.427,92

29.843

47,85

-5,5

-2,9

-2,7

238,35

8.481

28,10

+0,7

+1,9

-1,3

1.349,16

28.375

47,55

-1,0

+1,6

-2,6

354,34

28.753

12,32

-3,3

-1,6

-1,8

4.095,59

106.691

38,39

-3,3

-1,1

-2,3

UOMO DONNA BAMBINI/RAGAZZI SPORTIVE E SNEAKERS PANTOFOLERIA/RELAX TOTALE * prezzi al dettaglio Fonte: Sita Ricerca

Trend 2015 degli acquisti delle famiglie per mese Totale calzature: variazione % rispetto allo stesso mese 2014 SPESA

QUANTITA' 5

5 +2,3 +0,9

+0,2

var % 0

var % 0 -2,2

-2,5

-1,5 -3,2

-2,2

-2,6

-2,6

-1,4

-1,4

-2,1

-3,0

-5

-5

-5,8 -7,0

-10

-10 Gen

Feb

Mar

Apr

Mag

Giu

Lug

Ago

Gen

Feb

Mar

Apr

Mag

Giu

Lug

Ago

12

ITALIA: Andamento occupazione e nati-mortalità aziendale Primi 9 mesi 2015 Fonte: Elaborazioni Assocalzaturifici su dati INFOCAMERE MOVIMPRESE

Occupazione e nati-mortalità aziendale

N° AZIENDE ED ADDETTI Produttori di calzature e componentistica per calzature (Ateco CB152) e stima Assocalzaturifici dei soli "calzaturifici" - Totale Italia, anni 2011-2014 e primi 9 mesi 2015 Calzature+parti di calzature (Ateco CB152)

dicembre 2011

dicembre 2012

dicembre 2013

dicembre 2014

Var.% ‘14/‘13

settembre 2015

Var. assoluta (set15-dic14)

Var.% set15/dic14

AZIENDE ADDETTI

11.864 100.720

11.607 98.368

11.435 96.933

11.189 95.406

-2,2% -1,6%

11.051 96.635

-138 +1.229

-1,2% +1,3%

Fonte: INFOCAMERE-MOVIMPRESE VARIAZIONI ASSOLUTE NEL NUMERO DI IMPRESE ATTIVE (PRODUTTORI DI CALZATURE E COMPONENTISTICA) PER REGIONE [SETTEMBRE 2015 RISPETTO A DICEMBRE 2014] Saldo aziende

Marche

Toscana

Veneto

Campania

-4

-1

Lombardia

Puglia

-11

-8

Emilia R.

Altre

-12

-9

0 -20 -40

-40 -60

-53

-80

Totale Italia: -138 imprese

-100

La stima della sola voce "calzaturifici" effettuata da Assocalzaturifici sulla base dei dati disaggregati di INFOCAMERE è la seguente: Calzaturifici e produzione di calzature a mano e su misura

AZIENDE ADDETTI

dicembre 2011

dicembre 2012

dicembre 2013

dicembre 2014

Var.% ‘14/‘13

settembre 2015

Var. assoluta (set15-dic14)

Var.% set15/dic14

5.606 80.925

5.356 79.254

5.186 78.093

5.031 76.610

-3,0% -1,9%

4.970 77.538

-61 +928

-1,2% +1,2%

Fonte: stime Assocalzaturifici

14

ITALIA: Cassa Integrazione Guadagni Filiera Pelle Ore autorizzate nei primi 9 mesi 2015 Fonte: Elaborazioni Assocalzaturifici su dati INPS

CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI - AREA PELLE: ORE AUTORIZZATE PER TRATTAMENTI DI INTEGRAZIONE SALARIALE Settore di attività: "Pelli, cuoio e calzature" (=calzaturifici+componentistica+concerie+pelletterie) Interventi a favore di: operai + impiegati TOTALE PRIMI 9 MESI E DETTAGLIO PER TRIMESTRE

C.I.G. Ordinaria

2014

2015

Ore

Ore

3.309.127

2.921.394

-11,7

1.393.277 1.139.405 776.445

1.116.426 1.060.722 744.246

-19,9 -6,9 -4,1

1° trimestre 2° trimestre 3° trimestre

Var. % '15/'14

Milioni di ore

12

10

C.I.G. Straordinaria in senso stretto

5.104.370

2.765.918

-45,8

1.686.879 2.142.270 1.275.221

1.386.497 602.171 777.250

-17,8 -71,9 -39,0

3.179.059

2.454.939

-22,8

1.414.393 1.056.928 707.738

156.233 1.611.558 687.148

-89,0 +52,5 -2,9

8.283.429

5.220.857

-37,0

3.101.272 3.199.198 1.982.959

1.542.730 2.213.729 1.464.398

-50,3 -30,8 -26,2

1° trimestre 2° trimestre 3° trimestre

C.I.G. Straordinaria in deroga 1° trimestre 2° trimestre 3° trimestre

8

6

4

C.I.G. Straordinaria Totale 1° trimestre 2° trimestre 3° trimestre

Totale CIG

2

straordinaria totale straor. in deroga

TOTALE C.I.G.

11.592.556

8.142.251

-29,8

4.494.549 4.338.603 2.759.404

2.659.156 3.274.451 2.208.644

-40,8 -24,5 -20,0

1° trimestre 2° trimestre 3° trimestre

straor. in senso stretto

0

ordinaria

9 mesi 2014

9 mesi 2015

Fonte: INPS, elaborazioni Assocalzaturifici_11/2015

16

CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI - AREA PELLE: ORE AUTORIZZATE PER TRATTAMENTI DI INTEGRAZIONE SALARIALE Settore di attività: "Pelli, cuoio e calzature" (=calzaturifici+componentistica+concerie+pelletterie) Interventi a favore di: operai + impiegati ANDAMENTO NEGLI ANNI RECENTI: periodo GENNAIO/SETTEMBRE 2005-2015 CIG Tot. Ordinaria 9 mesi

Var. % su anno precedente

Straordinaria

Straordinaria

Straordinaria

CIG

in senso stretto

in deroga

TOTALE

Totale

Ordinaria

Straordinaria

Straordinaria

Straordinaria

CIG

senso stretto

in deroga

totale

TOTALE

2005

6.350.893

1.919.351

736.340

2.655.691

9.006.584

2006

2.865.527

2.992.427

1.309.667

4.302.094

7.167.621

-54,9

+55,9

+77,9

+62,0

-20,4

2007

2.020.196

1.133.845

1.448.509

2.582.354

4.602.550

-29,5

-62,1

+10,6

-40,0

-35,8

2008

2.436.981

2.079.476

1.240.013

3.319.489

5.756.470

+20,6

+83,4

-14,4

+28,5

+25,1

2009

8.281.303

5.057.981

3.047.568

8.105.549

16.386.852

+239,8

+143,2

+145,8

+144,2

+184,7

2010

5.420.530

5.408.167

12.256.296

17.664.463

23.084.993

-34,5

+6,9

+302,2

+117,9

+40,9

2011

2.671.029

5.697.347

6.634.072

12.331.419

15.002.448

-50,7

+5,3

-45,9

-30,2

-35,0

2012

4.167.573

4.277.602

6.370.044

10.647.646

14.815.219

+56,0

-24,9

-4,0

-13,7

-1,2

2013

4.965.102

4.441.429

5.236.430

9.677.859

14.642.961

+19,1

+3,8

-17,8

-9,1

-1,2

2014

3.309.127

5.104.370

3.179.059

8.283.429

11.592.556

-33,4

+14,9

-39,3

-14,4

-20,8

2015

2.921.394

2.765.918

2.454.939

5.220.857

8.142.251

-11,7

-45,8

-22,8

-37,0

-29,8

raffronto coi livelli pre-crisi di 7 anni addietro (=genn/sett 2015 su genn/sett 2008):

+19,9

+33,0

+98,0

+57,3

+41,4

Fonte: INPS, elaborazioni Assocalzaturifici_11/2015 Il TOT. ITALIA relativo a tutti i settori (CIG ordinaria+straordinaria) ammonta nei primi 9 mesi 2015 a 517,9 milioni di ore, in calo del -32% sui primi 9 mesi 2014.

25 20 15

Ore complessive di CIG autorizzate per l'Area Pelle nei primi 9 mesi degli anni 2005-2015 (Milioni)

10 5 0

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

17

CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI - AREA PELLE: ORE AUTORIZZATE PER TRATTAMENTI DI INTEGRAZIONE SALARIALE Settore di attività: "Pelli, cuoio e calzature" (=calzaturifici+componentistica+concerie+pelletterie) Interventi ordinari + straordinari + in deroga a favore di: operai + impiegati; periodo: gennaio-settembre degli anni 2008/2015 DETTAGLIO PER REGIONE

Piemonte Valle d'Aosta Liguria Lombardia Trentino A.A. Veneto Friuli V. Giulia

raffronto coi livelli precrisi:

9 mesi 2008 Ore

9 mesi 2009 Ore

9 mesi 2010 Ore

9 mesi 2011 Ore

9 mesi 2012 Ore

9 mesi 2013 Ore

9 mesi 2014 Ore

9 mesi 2015 Ore

99.134

429.356

568.616

292.451

374.768

384.311

548.982

128.275

-76,6

1,6

+29,4

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Var. % Incid.% '15/'14 2015

Var. % '15/'08

-

5.096

9.564

1.039

1.039

502

540

420

-22,2

0,0

n.c.

365.324

2.014.850

2.407.704

2.218.110

2.205.839

2.028.223

1.726.590

1.015.757

-41,2

12,5

+178,0

3.024

1.024

504

288

640

2.110

3.160

1.808

-42,8

0,0

-40,2

599.236

2.037.261

3.696.812

1.944.506

1.919.651

2.963.679

1.489.149

1.064.591

-28,5

13,1

+77,7

6.667

25.252

22.528

15.520

47.152

123.683

114.936

24.687

-78,5

0,3

+270,3

Emilia Romagna

208.083

494.126

1.707.009

1.083.907

650.110

876.891

516.558

329.638

-36,2

4,0

+58,4

Toscana

629.132

2.213.930

3.411.519

2.006.415

1.767.636

1.805.693

1.574.543

1.183.010

-24,9

14,5

+88,0

Umbria

26.581

45.057

111.624

67.444

96.366

100.656

51.569

59.096

+14,6

0,7

+122,3

Marche

1.176.355

2.296.051

5.161.596

2.537.221

2.669.395

3.609.503

2.835.340

2.904.726

+2,4

35,7

+146,9

1.288

17.288

73.524

216.763

119.473

110.547

15.833

11.467

-27,6

0,1

+790,3

36.517

437.002

511.049

161.110

210.232

738.135

194.881

136.390

-30,0

1,7

+273,5

-

2.470

9.344

1.848

-

15.467

1.208

2.735

+126,4

0,0

n.c.

Lazio Abruzzo Molise Campania

485.088

1.347.501

1.674.511

1.210.055

1.124.353

816.558

588.228

511.293

-13,1

6,3

+5,4

2.120.041

4.872.214

3.627.286

3.152.014

3.493.354

992.086

1.910.751

714.657

-62,6

8,8

-66,3

Basilicata

-

139.344

6.808

-

-

-

-

-

-

-

-

Calabria

-

9.030

14.610

46.988

20.583

-

6.365

36.203

+468,8

0,4

n.c.

Sicilia

-

-

70.002

43.731

111.004

74.917

13.923

17.498

+25,7

0,2

n.c.

Sardegna

-

-

383

3.038

3.624

-

-

-

-

-

-

5.756.470 16.386.852 23.084.993 15.002.448 14.815.219 14.642.961 11.592.556

8.142.251

-29,8

100,0

+41,4

Puglia

TOT. ITALIA

Fonte: INPS, elaborazioni Assocalzaturifici_11/2015

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