LA NUOVA POLITICA DI COESIONE 2014-2020 FESR, FSE, FONDO DI COESIONE
Modulo 1 – Lezione 3 Parte 3 Claudia Ciombolini
INDICE • • • • • • • •
Strategia macroregionale FESR. Obiettivi Tematici e priorità di investimento FSE – Fondo Sociale Europeo Fondo di Coesione Programmazione 2014-2020. Gli strumenti Accordo di Partenariato Programmi Operativi: PON, POR, POIN Ripartizione delle risorse UE per obiettivi e per programmi
Strategia macroregionale Il FESR costituisca anche lo strumento di finanziamento delle attività necessarie ad affrontare le sfide comuni a Stati membri dell’Ue e paesi terzi di aree geografiche definite: • strategia dell’Unione Europea per la regione del Mar Baltico • strategia dell’Unione Europea per la regione del Danubio • strategia dell’Unione Europea per la macro-regione Adriatico-Ionica Il 28 luglio 2015 è stata adottata la quarta strategia relativa alla regione alpina
Concentrazione tematica FESR Il FESR finanzia tutti gli obiettivi, ma le priorità di investimento sono quelle dall' 1 al 4 Devono essere concentrate sugli OT da 1 a 4: • per le regioni più sviluppate e in transizione non meno dell’80% delle risorse; • per le regione meno sviluppate non meno del 50%. Devono essere concentrate sull’ OT 4: • per le regioni più sviluppate non meno del 20% delle risorse; • per le regioni in transizione non meno del 15% delle risorse; • per le regioni meno sviluppate non meno del 12% delle risorse.
FSE - Fondo Sociale Europeo Il FSE finanzia progetti in materia di occupazione
I progetti FSE variano in modo significativo per natura e dimensioni
Il Fondo sociale europeo si concentra sulle persone, avendo come destinatari una vasta gamma di soggetti pubblici e privati, tanto le istituzioni educative pubbliche, quanto le imprese. Esempi:
• piccoli progetti di inclusione locali gestiti da associazioni benefiche; • progetti nazionali per la promozione della formazione professionale; • ricerche e sperimentazioni sui temi dell’occupazione.
Istituito nel 1958
Fondo di Coesione • Solo nei Paesi membri con PIL inferiore al 90% della media europea. • Sostiene TEN-T, la rete transeuropea di trasporto. • Adattamento cambiamenti climatici ed efficienza energetica.
Istituito nel 1994
Strumenti della programmazione 2014-2020 • Regolamento 1303/2013 che prevede norme comuni per tutti i fondi. • Previsto coordinamento ancora più stretto tra fondi.
• Quadro strategico comune. • Con l’Accordo di partenariato si riporta nel contesto nazionale quanto programmato.
Il codice europeo di condotta sul principio del partenariato Istituito con Regolamento, ha lo scopo di favorire il coinvolgimento dei vari attori nell'ambito della pianificazione e attuazione dei Fondi strutturali e d'investimento europei per favorire una spesa efficace. Gli Stati membri sono tenuti a: • garantire la trasparenza nella selezione dei partner; • fornire ai partner informazioni adeguate e tempi sufficienti per garantire un corretto processo di consultazione; • assicurare l'efficace partecipazione dei partner a tutte le fasi del processo; • sostenere il rafforzamento delle capacità dei partner al fine di migliorarne le competenze e le abilità in vista della loro partecipazione attiva al processo; • creare piattaforme per l'apprendimento reciproco e lo scambio di buone pratiche e di approcci innovativi.
Accordo di partenariato Documento predisposto dalle istituzioni centrali e locali con il coinvolgimento di partner economici e sociali e in negoziazione con l’UE.
• Definisce strategie, priorità e metodi di spesa. • E’ un riferimento per la stesura e la corretta lettura dei Piani Operativi.
Programmi operativi Piani di attuazione, elaborati nell’ambito di un quadro di riferimento strategico definito a livello nazionale (QSN). In base alle istituzioni che assumono su di sé la gestione e/o al settore abbiamo PO: • nazionali (PON), con un’amministrazione centrale come AdG e per settori con esigenze di integrazione a livello nazionale; • regionali (POR), gestiti dalle singole regioni (o provincie autonome) e plurisettoriali. Per ciascuna regione c’è un POR FESR e un POR FSE; • interregionali (POIN), gestiti dalle regioni, ma con partecipazione e competenze in capo ad amministrazione centrali, si rendono necessari nei casi in cui l’efficacia ed efficienza della azioni presupponga il coordinamento delle azioni dei singoli enti locali (ad esempio in tema di turismo/prodotti culturali, ma anche di fonti energetiche).
Dotazione di bilancio complessiva dell’Italia (solo risorse UE) 42 miliardi circa
Regioni più sviluppate Regioni in transizione Regioni meno sviluppate
40,
FESR
20,6 miliardi FEAMP
30,
537 milioni
20,
FEASR 10,4 miliardi
FSE
10,
10,4 miliardi
0, Ripartizione fondi FESR+FSE per classificazione di regioni
Ripartizione risorse UE (escluso co-finanziamento) per programma. Regioni più sviluppate. POR
FESR
FSE
FEASR
Totale
Emilia Romagna
241
393
513
1147
Friuli Venezia Giulia
115
138
128
381
Lazio
457
451
336
1244
Liguria
196
177
135
508
Lombardia
485
485
499
1470
Marche
169
144
232
545
PA Bolzano
68
68
158
295
PA Trento
54
55
130
239
Piemonte
483
436
471
1390
Toscana
396
366
415
1177
Umbria
178
119
378
675
Valle d’Aosta
32
28
60
120
Veneto
300
382
511
1193
Ripartizione risorse UE (escluso co-finanziamento) per programma. Regioni in transizione.
POR
FESR
FSE
FEASR
Totale
Abruzzo
116
71
208
395
Molise
53
24
101
178
Sardegna
467
221
628
1316
Ripartizione risorse UE (escluso co-finanziamento) per programma. Regioni meno sviluppate.
POR
FESR
FSE
FEASR
Totale
Basilicata
413
145
411
969
Calabria
1530
254
668
2452
Campania
3085
628
1111
4824
Puglia
2788
772
991
4551
Sicilia
3418
615
1339
5372
I PON
PON
Milioni €
Città Metropolitane
588
Cultura
368
Governance e capacità istituzionali
584
Imprese e competitività
1776
Inclusione
827
Infrastrutture e reti
1383
Iniziativa occupazione giovani
1135
Legalità
283
Per la Scuola
1615
Ricerca e innovazione
926
Sistemi di politiche attive per l’occupazione
1181
Rete rurale
45
Sviluppo rurale
963
FEAMP
537